La 29a edizione del festival gratuito Mama’s Pride si è svolta nel Burgemeester Damenpark di Geleen, nei Paesi Bassi, sabato 11 e domenica 12 maggio. Reflexion Evenemententechniek ha fornito le apparecchiature di illuminazione e T.Y.S ha firmato il design.
Il Mama’s Pride è noto da anni come il festival pop più conviviale dei Paesi Bassi. Il festival gratuito si svolge ogni anno nel Burgemeester Damenpark di Geleen, il luogo storico in cui ha avuto inizio il festival Pinkpop, rinomato a livello nazionale e internazionale. Durante l’edizione 2024 si sono esibiti 66 artisti su sei diversi palchi. In totale, ben 19.000 visitatori hanno assistito alle esibizioni di artisti come Roxy Dekker, STONE e Meltheads.
T.Y.S era responsabile della produzione tecnica e Reflexion Evenemententechniek ha fornito la tecnologia per tutti i palchi e l’illuminazione del sito. Per l’intero festival è stato utilizzato un arsenale di apparecchi Showtec e Infinity. Guarda l’elenco completo delle attrezzature sotto questo post.
A catturare l’attenzione sono stati i nuovi apparecchi Infinity Raccoon S420/4. Con ben 70.000 lumen (!), questo apparecchio offriva effetti wash e strobo di una potenza senza precedenti. I 10 segmenti wash separati e i 5 segmenti strobo offrono infinite possibilità di creare uno spettacolo unico.
La 30a del Mama’s Pride si terrà sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 e, se l’evento di quest’anno può essere considerato un esempio, è probabile che sia molto speciale.
Palcoscenico Geonius
1x Infinity Furion S601
7x Showtec Polar Wash 740
11x Showtec Helix M1100 Q4
16x Infinity Furion S401
12x Showtec Shark - The Meg - Beam One
14x Infinity Raccoon S420/4
8x Showtec OctoStrip MK2 Set (100 cm)
2x set Showtec Stage Blinder FLEX Blaze
Stadio Volt
12x Showtec Sunstrip Active DMX
6x Showtec Helix S5000 Q4
Breakfast Club
18x Infinity iB-2R
18x Showtec M800 Q4 Tour
1x set Showtec OctoStrip MK2 (50 cm)
1x set Showtec OctoStrip MK2 (100 cm)
Laterale
24x Showtec Helix S5000 Q4
24x staffa di montaggio per travi e pali Showgear MKII
Crediti fotografici: Sanne Hamacher (studio SAVVY)
